smart working

Lo smart working è diventato un metodo di approccio al mondo del lavoro sempre più diffuso in Italia. Al termine della pandemia, il lavoro da remoto ha continuato a trarre i propri frutti e, oggi, sono diverse le persone che decidono di investire tempo, soldi ed energie nell’allestimento di un ufficio domestico. L’aumento dei liberi professionisti anche sul suolo nazionale, poi, ha portato ad un modo completamente nuovo di concepire il lavoro.

Gli home-office, ormai, sono una soluzione chiave nell’arredamento della casa e, per questo motivo, è fondamentale conoscerne ogni dettaglio prima di lanciarsi nell’organizzazione di uno di essi. Per lavorare da casa, del resto, si necessita di uno spazio mirato alla produttività, libero da distrazioni di sorta ed isolato dal torpore dell’ambiente domestico. Insomma, l’home-office rappresenta il luogo di lavoro vero e proprio di uno smart worker e di un freelance, per questo è opportuno curarlo nei minimi dettagli.

In questa sede, vale la pena spendere alcune parole riguardo la luce, sia quella naturale che, in particolare, quella artificiale. Un home-office necessita di un’illuminazione adeguata, che si riveli efficace anche nelle sessioni lavorative notturne o in condizioni di luminosità scarsa. Ovviamente, questo porta a dei costi, ma grazie ai siti che offrono servizi di confronto delle tariffe luce, è possibile ridurre notevolmente il prezzo della bolletta di casa, abbattendo le spese relative alle condizioni di abitabilità dello spazio di lavoro.

Come massimizzare la luce naturale all’interno del proprio home-office

Lavorare al buio può avere effetti serissimi sulla propria produttività e, soprattutto, sulla salute mentale. Per questo, sarà fondamentale ricavare il proprio home-office in una zona della casa che abbia già una finestra o, meglio ancora, un balcone, in modo da favorire l’ingresso della luce naturale. Sarebbe opportuno collocare la scrivania proprio di fronte o in maniera perpendicolare alla fonte di luce, senza mai dare le spalle alla finestra, in modo da evitare riflessi ed ombre sullo schermo.

La posizione del desk va valutata a fondo, in modo che quest’ultimo sia opportunamente illuminato grazie alla luce solare. Per evitare ombre, si consiglia di posizionare la scrivania in senso opposto alla propria mano scrivente, per non essere disturbati durante le fasi lavorative o di studio.

Quando non si ha la possibilità di organizzare il proprio ufficio domestico in un luogo ben illuminato naturalmente, allora bisognerà sfruttare a pieno la luce delle altre stanze, magari inserendo un materiale riflettente nella parete tra lo studio e l’ambiente più vicino, oppure utilizzando un pannello in vetro per dividere le camere. Si consiglia, inoltre, di utilizzare arredi con tinte chiare, specie negli spazi ristretti e superfici riflettenti come quadri con cornici in vetro per riflettere sia la luce naturale che quella artificiale.

I migliori consigli sulla disposizione della luce artificiale

Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale, poi, si può scegliere di riceverla da fonti di luce diretta come corpi illuminanti a soffitto posti sopra la postazione di lavoro, oltre che una lampada da scrivania. Quest’ultima dovrà essere orientabile, in modo da dirigere la luce verso i punti interessati di volta in volta, facendo attenzione, però, all’ottimizzazione degli spazi.

Una luce dotata di regolatore dimmer, poi, permette di modificare la sua intensità in funzione dei diversi bisogni, garantendo anche un risparmio in bolletta dovuto alla preservazione di energia che, altrimenti, sarebbe facilmente dissipata in maniera del tutto inutile.

Si può anche scegliere di ricevere la luce in maniera indiretta attraverso una fonte d’illuminazione posta sul muro dietro la scrivania, oppure posta al lato, quando la parete retrostante il desk è occupata. Quest’ultima soluzione, poi, può essere integrata da faretti incassati nel soffitto.