Novità in vista nel breve termine per tutti gli utenti che nel tempo hanno scelto come operatore di telefonia mobile Poste mobile, il servizio offerto da Poste Italiane. Cosa sta cambiando e cosa comporterà per gli utenti che già hanno questo servizio, lo vediamo insieme.
Come funzionano gli operatori telefonici
Per comprendere bene ciò di cui stiamo parlando occorre prima chiarire come funzionano i vari servizi telefonici che possiamo chiamare, anche un po’ impropriamente “operatori telefonici”.
Soprattutto da alcuni anni a questa parte abbiamo assistito ad un proliferare notevole di servizi di telefonia mobile offerti da moltissimi soggetti.
Chi non è proprio ragazzino oggi, ricorderà bene come esistevano molti anni fa sostanzialmente i telefonini, possiamo dire, primordiali. All’epoca era solo l’attuale TIM ad offrire il servizio di telefonia mobile, anche piuttosto discutibile come copertura.
A questa si è affiancata la Omnitel, una società del Gruppo Olivetti, poi acquisita da Vodafone. A queste sono poi seguite Wind, e ancora Tre ed altri operatori minori.
Oggi abbiamo proposte di servizi di telefonia mobile da parte della Coop, ad esempio, o da molte altre società tra le quali anche Poste Italiane attraverso PosteMobile.
Per comprendere come funzionano, possiamo fare un paragone con i fornitori di energia elettrica del libero mercato. Questi non producono e distribuiscono energia elettrica ma sono semplici fornitori.
E’ un po’ come se fossero rivenditori, al pari dei negozianti che non producono i prodotti ma li commercializzano soltanto, acquistandoli e rivendendoli.
Al pari di quanto è per l’energia elettrica, molte società non possiedono ripetitori telefonici ma attraverso accordi commerciali acquisiscono il diritto di utilizzare i servizi dei proprietari dei ripetitori per commercializzare i propri servizi.
Operatori telefonici
In buona sostanza, i ripetitori telefonici che consentono il funzionamento dei telefonini sono di proprietà di pochi gestori come TIM, Vodafone, WindTre.
Mettere in atto una rete adeguata di ripetitori di telefonia è un’impresa incredibile con investimenti giganteschi. Ecco, allora, che coop-voce e altri operatori virtuali si appoggiano ai ripetitori di queste grandi società, versando quote per acquisire il diritto di utilizzarli commercializzando i servizi a proprio marchio ma non gestendoli effettivamente dal punto di vista tecnico.
Per fare un esempio, Iliad si appoggia ai ripetitori Wind, Kena Mobile a quelli TIM e così via. Postemobile si è affidata alla rete Wind-Tre, pur commercializzando il servizio a nome PosteMobile.
Questo è ancora valido ma si sta verificando un cambiamento. A partire dal 24 giugno, il servizio telefonico di PosteMoibile vedrà il transito dalla rete WindTre a quella Vodafone.
I già clienti vedranno un transito da una rete all’altra in modo assolutamente indolore, nulla cambierà agli effetti pratici mentre i nuovi sottoscrittori riceveranno una SIM già caratterizzata dal servizio Vodafone.
Questo cambiamento, in realtà, era già noto, essendo stato annunciato il 16 giugno scorso da parte di PosteMobile. Il servizio di Vodafone assicurerà la continuità di servizio senza problemi su 4G e volocità fino a 300 Mbps.
Ricordiamo che Vodafone ha dismesso il 3G già da qualche mese e che la transizione degli utenti sarà rapida ma progressiva, per concludersi totalmente entro il mese di settembre prossimo.
Ribadiamo che gli utenti di PosteMobile non dovranno mettere in atto alcuna azione conseguente al cambiamento verso Vodafone, nè sarà necessario cambiare la SIM.
Gli utenti, in buona sostanza, non si renderanno nemmeno conto, nella maggior partedei casi, del cambiamento realizzato o ancora in atto. Il sistema di tipo Full MVNO che caratterizza l’Operatore Virtuale PosteMobile, come molti altri, infatti, non necessita di alcun cambiamento fisico rispetto alle variazioni come quelle che sono attualmente in atto.
Restano attivi tutti i piani tariffari a suo tempo sottoscrittti, quindi anche sotto questo aspetto nulla cambia per gli utenti rispetto ai clienti PosteMobile con la variazione di appoggio all’operatore fisico di telefonia mobile.